Tematica Animali preistorici

Daeodon shoshonensis Peterson, 1905

Daeodon shoshonensis Peterson, 1905

foto 907
Ill.: Jay Matternes
(Da: fr.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Artiodactyla Owen, 1848

Famiglia: Entelodontidae Lydekker, 1883

Genere: Daeodon Cope, 1878

Descrizione

Come tutti i membri della sua famiglia, il Daeodon aveva caratteristiche simili a quelle dei Suidi, con i quali è imparentato, ma con adattamenti da carnivoro. Conosciuto anche come Dinohyus ("maiale terribile"), il deodonte aveva all'incirca le dimensioni di un bisonte, circa 3 metri di lunghezza per quasi 2 di altezza al garrese; sue caratteristiche principali erano la grande testa massiccia, lunga circa un metro, e le zampe relativamente sottili e allungate. I grandi canini, i premolari acuminati e il muso allungato ricordano quelli di un carnivoro, ma a ben vedere la dentatura bunodonte (cioè a corona bassa) lascia intendere la vera natura onnivora di questo animale. Le carogne, probabilmente, costituivano gran parte delle dieta, sono stati rinvenute ossa del calicoterio Moropus con impronte di denti che combaciano alla perfezione con le grandi zanne del deodonte. È improbabile, comunque, che questo animale fosse un cacciatore attivo, anche se forse tendeva agguati a piccoli del cammello primitivo Oxydactylus o del rinoceronte Menoceras quando i genitori abbassavano la guardia. Tuttavia, un animale così imponente come deve essere stato in vita il deodonte non deve aver avuto uno stile di vita da cacciatore silenzioso e invisibile. Il cranio del deodonte presenta una cresta sagittale molto sviluppata e grandi superfici sulla mandibola per l'inserzione di muscoli masticatori che dovevano aiutarlo a triturare noci, radici, ossa e altro. I crani di tutti gli entelodontidi mostrano flange ossee sulle ossa guanciali e protuberanze sulla mandibola; queste escrescenze probabilmente servivano da riconoscimenti intraspecifici o sessuali, forse con una funzione di gerarchia all'interno di un gruppo. Le zampe erano sorprendentemente gracili e allungate rispetto alle dimensioni del corpo massiccio, e ovviamente erano utili al deodonte per correre a una velocità decisamente sostenuta su lunghe distanze. Le zampe terminavano in due dita dai piccoli zoccoli, apparentemente sproporzionati se si pensa alla massa del corpo. Probabilmente il deodonte possedeva grandi zoccoli cornei e cuscinetti plantari per assorbire il colpo e stabilizzare l'animale quando questo era in movimento. Tracce fossili di Daeodon sono state rinvenute nel fango fossilizzato ad Agate Springs. Danni fisici rinvenuti sulle ossa di molti deodonti, comprese molte perforazioni e spaccature sul cranio, sembrerebbero indicare che il deodonte combatteva contro altri simili durante rituali di accoppiamento, per il territorio, o forse per il possesso di una carcassa. Il deodonte e i suoi parenti furono parte di una grande radiazione di artiodattili che seguì l'avvento delle vaste pianure erbose durante il Miocene inferiore. Una località dove sono state rinvenute numerose ossa di deodonte è Agate Springs, nel Nebraska: questi resti sono parte di un "letto d'ossa", contenuto in un deposito fluviale. Questa località mostra che probabilmente questi animali morirono per una qualche calamità naturale. Gli animali potrebbero essersi affollati attorno alle ultime pozze d'acqua rimaste in un letto di un fiume in secca, dove morirono. Il risultato fu che le ossa vennero poi trasportate a valle dalla corrente in un periodo di piena, in una zona del fiume dove sono state poi ritrovate al giorno d'oggi. Altri animali rinvenuti in questo letto d'ossa comprendono il calicoterio Moropus.

Diffusione

Era un mammifero artiodattilo degli entelodontidi, vissuto nel Miocene inferiore (circa 18 milioni di anni fa) in Nordamerica.

Bibliografia

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03192 Data: 21/01/2015
Emissione: Mammiferi preistorici
Stato: Nevis